Voce d’acqua
Arriva immediata.
Improvvisa e silente.
Quando tutto sembra lieve.
Quando una spilla di luna danza negli orti e arriccia d'argento il fianco liscio del pergolato.
Quando il silenzio si veste d'inganno e dissolve il mio tempo in un frullo d'oriente.
Arriva furtiva.
Repentina e spavalda.
Sciaborda leggera fra seni di sole nel grembo impaziente che sbircia sentieri.
Vagabonda monella che s'addentra curiosa fra i vicoli vasti d'un labirinto d'intesa.
Sul margine spoglio che beve il mistero.
Sul richiamo pagano che imbastisce canzoni.
In fondo agli occhi un bivacco gitano.
Le briglie dissolte fra le dita del vento.
Goccia nuda su sghembi sagrati.
Aperta all'oro che galoppa sapori.
Appesa alla brezza che scartoccia pensieri.
Che frantuma certezze e cavalca segreti.
Che divora l'istante.
Voce d’acqua.
Cristallina e bugiarda.
Selvaggia sibilla a capofitto nella notte.
A precipizio sulla pelle.
Vertigine muta fra mura violate.
Rumore di more fra le pieghe dell’anima.
A due passi dal cuore..
Sia la poesia che il dipinto sono di una cara amica a cui devo molto: con lei il mio viaggio nel mondo degli haiku ha preso, senza ombra di dubbio, un cammino nuovo... Grazie Giulia!
Amo la poesia ma questa lirica cinese la conosco poco,ho letto solamente Yosa Buson (Purtroppo nella traduzione si perde il senso metrico) e mi è piaciuto come trovo molto bella la poesia della tua amica la poesia della tua amica.
RispondiEliminaCiao,fulvio
Grazie Fulvio. Nella mia remota adolescenza mi dilettavo a scrivere poesie, poi ho lasciato perdere. Da un paio di anni ho scoperto questo modo di poetare e per me, che di natura sono ermetica, è stata come una folgorazione. Devo dire che non è facile, come può sembrare a prima vista, ma applicandomi con costanza e leggendone molti, cerco di dare il meglio.
EliminaUn saluto MG