venerdì 27 gennaio 2012

27 gennaio, giorno della memoria...

TEREZIN

Una macchia di sporco dentro sudice mura
e tutt’attorno il filo spinato:
30.000 dormono
e quando si sveglieranno
vedranno il mare
del loro sangue.

Sono stato bambino tre anni fa.
Allora sognavo altri mondi.
Ora non sono più un bambino,
ho visto gli incendi
e troppo presto sono diventato grande.

Ho conosciuto la paura,
le parole di sangue, i giorni assassinati:
dov’è il Babau di un tempo?
Ma forse questo non è che un sogno
e io ritornerò laggiù con la mia infanzia.

Infanzia, fiore di roseto,
mormorante campana dei miei sogni,
come madre che culla il figlio
con l’amore traboccante
della sua maternità.

Infanzia miserabile catena
che ti lega al nemico e alla forca.
Miserabile infanzia, che dentro il suo squallore
già distingue il bene e il male.

Laggiù dove l’infanzia dolcemente riposa
nelle piccole aiuole di un parco,
laggiù, in quella casa, qualcosa si è spezzato
quando su me è caduto il disprezzo:
laggiù nei giardini o nei fiori
o sul seno materno, dove io sono nato
per piangere...

Alla luce di una candela m’addormento
forse per capire un giorno
che io ero una ben piccola cosa,
piccola come il coro dei 30.000,
come la loro vita che dorme
laggiù nei campi,
che dorme e si sveglierà,
aprirà gli occhi
e per non vedere troppo
si lascerà riprendere dal sonno...
Hanus Hachenburg (1929 – 1943)

Cimitero ebraico a Theresienstadt (Praga)



Se comprendere è impossibile,
conoscere è necessario,
perché ciò che è accaduto può ritornare,
le coscienze possono nuovamente
essere sedotte e oscurate:
anche le nostre.
(Primo Levi)



CHI NON CONOSCE LA STORIA E’ DESTINATO A RIVIVERLA


הבה נגילה

CRISTO ALLA PACE
Cristo alla pace
del Tuo supplizio
nuda rugiada
era il Tuo sangue.
Sereno poeta,
fratello ferito,
Tu ci vedevi
coi nostri corpi
splendidi in nidi
di eternità!
Poi siamo morti.
E a che ci avrebbero
brillato i pugni
e i neri chiodi,
se il Tuo perdono
non ci guardava
da un giorno eterno
di compassione?

P.P.Pasolini  (da L'usignolo della Chiesa Cattolica)



Molti anni fa in una trasferta con la mia corale, ci recammo ad Ulm, in Germania, ospiti di coristi tedeschi. Lungo il tragitto, con una breve deviazione di percorso, c'era Dachau. Nessuno dei coristi voleva andarci, tranne un piccolo gruppetto, compresa me, mio marito e mia figlia, che allora aveva terminato gli esami di quinta elementare. Alcuni anni dopo ritornammo a far visita ai coristi che ci avevano ospitati ed al ritorno volemmo fermarci a visitare il campo di concentramento. Chiedemmo in paese a più persone, fermate per strada, dove fosse ubicato, ma nessuno seppe darci risposta... Non esisteva un solo segnale stradale che lo indicasse... Poi finalmente trovammo altri turisti che ci diedero le indicazioni per arrivarci. Ecco, quello che mi ha sconvolto, è stato proprio il voler ignorarne l'esistenza!!! CANCELLATO!!!






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