mercoledì 15 febbraio 2012

La Sinagoga di Gorizia



Interno della Sinagoga

Costruita nel 1756, la Sinagoga fu utilizzata dalla comunità ebraica di Gorizia fino alla sua scomparsa nel 1969, quando, a causa del numero troppo esiguo di ebrei rimasti in città, venne accorpata a quella di Trieste. Nel 1978 la comunità di Trieste donò l'edificio in abbandono al Comune, perchè lo restaurasse e lo destinasse ad attività culturali riguardanti l'ebraismo, ciò che è avvenuto dalla riapertura, nel 1984.
Attualmente la Sinagoga non è adibita al culto. Il percorso museale, realizzato al pianterreno dell'edificio, è stato strutturato pensando ai più giovani ed al visitatore tipo, non necessariamente esperto conoscitore della storia e delle tradizioni ebraiche. Al primo piano si può visitare il tempio, che conserva la profonda suggestione di un luogo fuori dal tempo, dove poche modifiche sono intervenute dal Settecento, quando venne costruito. Il museo ebraico "Gerusalemme sull'Isonzo" presenta al visitatore la storia del popolo ebraico attraverso i secoli, soffermandosi in particolare sulla comunità ebraica goriziana. Il museo comprende isole informatiche e pannelli didattici a corredo dell'esposizione permanente. Una sezione nuova del museo è dedicata a Carlo Michelstaedter illustre rappresentante della comunità ebraica goriziana ed alle sue opere pittoriche. Queste, insieme ai manoscritti originali ed alle edizioni delle sue opere e dei saggi che lo riguardano, fanno parte del "Fondo Michelstaedter", costituito grazie alla donazione della sorella di Carlo, Paula.
Presso la Sinagoga si possono avere informazioni sulle numerose attività svolte dall'Associazione Amici di Israele.
La vitale comunità ebraica di Gorizia
La presenza di ebrei a Gorizia è attestata sin dal XVI secolo: le famiglie dei Morpurgo e dei Pincherle erano impegnate in attività di prestito. Nel 1698 fu istituito il ghetto. La residenza coatta non pregiudicò lo sviluppo demografico della comunità che dalle 256 persone nel 1764 passò alle 270 nel 1788, che divennero 314 nel 1850 La componente ebraica, in prevalenza ashkenazita, ovvero di provenienza tedesca, ha lasciato numerosi segni e donato alla città personaggi illustri: Carlo Michelstaedter (1887-1910), Graziadio Isaia Ascoli (1887-1910), ed altri ancora. Essa era essenzialmente legata alla componente italiana della città, molti ebrei furono ferventi patrioti italiani (ad es. Carolina Luzzatto, e lo stesso Ascoli)
Il ghetto ebraico fu istituito per decreto dell'imperatore Leopoldo I il 24/3/1696 e abolito nel 1812. Nella notte del 23 novembre 1943 tutti gli ebrei goriziani furono deportati ad Auschwitz...


Aron Ma Kudesh, Armadio Sacro, contenente la Torah (תורה), pergamena, fine XVII sec.


Porta del Ghetto, ora collocata all'ingresso del giardino dedicato a Bruno Farber


QUESTO GIARDINO
E' DEDICATO A
BRUNO FARBER
* FIGLIO DI EBREI GORIZIANI *
DEPORTATO E UCCISO AD AUSCHWITZ
ALL'ETA' DI 3 MESI
7 NOVEMBRE 1943 - 26 FEBBRAIO 1944


2 commenti: